domenica 20 novembre 2011

Sul nuovo governo

Ci siamo! Siamo arrivati finalmente alla fine dell'era Berlusconi.Ci ritroviamo con un nuovo presidente del consiglio: il signor Mario Monti. In una fase di crisi, dopo le dimissioni dell'ex presidente del consiglio, il capo dello stato Giorgio Napolitano ha pensato bene di nominare senatore a vita il signor Monti e di incaricarlo a capo di un governo tecnico.Tuttavia la questione cruciale di questi giorni, che ha tenuto con il fiato sospeso gli uomini di governo, ma soprattutto le banche nazionali, è la fiducia o meno da parte degli investitori esteri nei confronti dell'Italia. Lo spread (il differenziale fra il tasso di rendimento dei titoli italiani BTP rispetto ai titoli tedeschi BUND) ha raggiunto livelli record. Fondamentalmente lo spread è un indicatore che indica la sfiducia da parte degli investitori esteri nei confronti del nostro paese. Più l'indicatore sale, più la fiducia si abbassa e quindi gli investitori esteri (banche, risparmiatori e in ultima istanza la stessa BCE) ci offrono credito ad un tasso di interesse molto alto. Il rischio è molto elevato perché se il tasso di interesse continua a salire, ci potremmo ritrovare in una situazione in cui il nostro debito pubblico potrebbe aumentare a dismisura e quindi le conseguenze per l'Italia sarebbero disastrose: si rischierebbe il default finanziario e la conseguente recessione. Allora che fare? L'Europa vuole assolutamente delle risposte concrete dal punto di vista del futuro sviluppo economico dell'Italia.Ciò significa che da questo momento in poi conterà il lavoro del neo-eletto presidente del consiglio, che tra l'altro già ha fatto capire quali saranno le misure che nell'immediato vorrà apportare. Innanzitutto si sta parlando molto della reintroduzione dell'ICI (imposta sugli immobili) sulla prima casa, liberalizzazioni delle professioni, vendita degli immobili appartenenti al patrimonio statale e lotta contro l'evasione fiscale. Tuttavia tiene banco anche la discussione sulla patrimoniale, anche se il PDL ha fatto sapere che si schiererebbe contro questo tipo di intervento.Nella prossima settimana potremmo sapere qualcosa in più, infatti proprio per domani è convocato un Consiglio dei Ministri per discutere sulle prime norme sullo sviluppo e la correzione dei conti. Successivamente il presidente del consiglio volerà a Bruxelles per incontrare il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso e poi il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy. Tuttavia lo sguardo dovrà essere assolutamente puntato sul comportamento dei mercati, per capire se il governo Monti potrebbe portare ad un aumento della fiducia degli investitori esteri oppure no.

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