venerdì 25 novembre 2011

Forse il nostro paese è già in recessione

E' notizia di oggi l'allarme lanciato dall'agenzia di rating Fitch, che ha dichiarato che l'italia già potrebbe essere in recessione.Preoccupa non solo lo spread ancora molto alto sui mercati finanziari, ma soprattutto la forte disoccupazione giovanile,specialmente al sud. Di seguito la notizia riportata dal ilsole24ore:

«L'Italia probabilmente è già in recessione». Lo scrive l'agenzia Fitch che oggi ha abbassato i rating di lungo termine e di vitalità di otto banche italiane di medie dimensioni, con outlook negativo. Si tratta di Banca Popolare di Sondrio, Credito Emiliano, Banca Popolare dell'Emilia Romagna,Banca Popolare di Milano, Credito Valtellinese, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza and Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio.
La decisione - spiega una nota - è stata presa a fronte della sfida strutturale che deriva dall'operare in un contesto mutato in cui la redditività operativa è diminuita a causa dei bassi tassi di interesse e dei maggiori costi di provvista. Fitch si aspetta inoltre che gli oneri per sofferenze restino elevati. L'outlook negativo riflette il rischio di un possibile ulteriore peggioramento del contesto di mercato.
Italia forse già in recessione
La frase era già contenuta nel rapporto 'Italy - The Challenge Ahead' pubblicato dall'agenzia lo scorso 17 novembre. Lo scorso 7 ottobre Fitch ha tagliato il rating dell'Italia portandolo ad 'A+' con outlook negativo.
Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/IpUPC


Intanto oggi a Roma c'è stata la visita del commissario europeo Olli Rehn,che ha affermato che l'Italia è un paese che poggia su basi economiche molto solide, ma a preoccupare è il debito pubblico molto alto. Inoltre il politico finlandese ha ammesso che se lo spread continuerà a restare elevato,le conseguenze economiche per il nostro paese potrebbero essere molto preoccupanti.Infine ha ammesso l'esigenza di riforme che dovranno essere approvate il più presto possibile. Sempre in mattinata si è unito il Consiglio dei Ministri, che ha parlato di un "pacchetto" contenente misure anti-crisi da approvare entro dicembre. Si parla già di reintroduzione dell'ICI, aumento dell'IVA, mini-patrimoniale e nuove privatizzazioni.

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