lunedì 16 gennaio 2012

Quando si dice che il popolo è Sovrano

Nel giro di poche settimane vi farò vedere che l'Europa chiederà a Monti una nuova manovra, magari più recessiva di quella approvata il mese scorso e di sicuro più repressiva nei confronti delle famiglie. Dopo il declassamento da parte di Standard and Poor's, di qui a poco l'Italia sarà presa di mira anche da altre agenzie di rating, come Fitch e Moody's, che ci declasseranno ulteriormente. Di conseguenza il ritornello è sempre lo stesso, poiché per convincere le banche europee a offrire credito al nostro paese, bisogna ridurre il debito pubblico attraverso nuove manovre recessive. Ma a che servono le manovre recessive, cioè quelle fatte attraverso l'incremento dell' imposizione fiscale, se poi non si dà l'opportunità agli investitori di poter investire denaro in modo sicuro e ai giovani di poter lavorare per consumare. Non a caso il PIL è calcolato sulla base di una serie di variabili interne dell'economia reale,che portano a capire se la produzione nazionale è stabile o meno e non da variabili virtuali dei mercati finanziari, che determinano solo il gioco della speculazione finanziaria. Le manovre economiche deliberate dal governo e trasformate in legge dal Parlamento, se non creano incentivi per la produzione reale del paese e quindi se non incentrate sulla crescita, non servono a nulla se non a indebitare ulteriormente le famiglie e quindi poi subordinare l'intero paese alla volontà internazionale di pochi speculatori, che determinano i tassi di interesse dei titoli di stato. Allora perché soggiacere al ricatto di poche banche che dovrebbero influire sul futuro del nostro paese e quindi delle future generazioni? E' questa la domanda che si è posto il governo ungherese che in questi giorni ha fatto sapere pubblicamente di non voler pagare il debito e quindi di non voler assoggettarsi al gioco della speculazione finanziaria e delle lobby massoniche che si nascondono dietro tutto ciò. In verità già il premier greco George Papandreou, prima di esser fatto fuori, aveva proposto un qualcosa di rivoluzionario, però di minor peso rispetto a ciò che vorrebbe fare il governo ungherese. Infatti lo scorso novembre, media di tutta europa scalpitarono alla notizia del referendum "sugli aiuti UE" che il premier greco propose, tanto è vero che in pochi giorni  Papandreou  fu fatto fuori e il governo fu affidato al tecnocrate Lucas Papademos, uomo burattino della Troika (UE,FMI,BCE). Più che di una decisione reale, quella del premier Papandreou sembrò una provocazione a tutta l'Europa, per far capire, che le misure deliberate da un governo, devono sempre vincolarsi ai limiti della volontà generale che è quella del popolo, vero Sovrano in una Democrazia. Di conseguenza se un esecutivo decreta delle misure impopolari è normale che il popolo scenda in piazza per manifestare e tutti ricordiamo le dimostrazioni violente dei black bloc di Atene.Tanto è vero che è uno dei principi base di un regime democratico è il seguente: "in ogni Democrazia quando il popolo delega la sua sovranità all'assemblea legislativa può solamente utilizzare lo sciopero,la manifestazione e strumenti di Democrazia diretta per esprimere la propria volontà."

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